lunedì 31 dicembre 2007

Nel silenzio

Non sempre è necessario capire.
A volte le risposte rimangono silenti
nel caldo nido delle emozioni sconvolgenti che ci vengono date...

Sarebbe sufficiente leggere
le risposte lì dentro
respirandole piano senza svegliarle.
Distillandole goccia a goccia
da quegli occhi
che ci stanno parlando...

lunedì 3 dicembre 2007

Voglio queste magliette!!!



Otto Ohm- Strade Inquiete

Io parlerò con te Per tenerti lontana dalle brutte avventure ti aiuterò a decidere Tra domande pesanti,se mi vorrai parlare Conoscerai dei volti nuovi e li vedrai sparire Tornare da dove sono venuti Ti sentirai più piccola di una formica E pranzerai con molte persone deluse Perchè non importa la strada che fai La gente che incontri e le donne che hai Conta solo il momento in cui riesci a vederti Dentro di lei Ti sussurrerò parole dolci agli angoli Delle strade inquiete,mentre viene giù la neve Avrò cura delle piccole malinconie Delle timidezze che fanno sorridere Per far caso ancora ai piccoli miracoli Che ormai nessuno vede Non bisognerà guardare poi così lontano Tu dimmi che li vedi Come li vedo io Ti parlerò perchè C'è chi maschera bene le sue vere intenzioni E' ti deluderà con sorriso capirai Esattamente cosa vuole dire soffrire Perchè aspettiamo di essere sfiorati da una stella Che riesca a farci dimenticare Che ci troviamo a rovistare tutti i giorni Tra le cose che un giorno sembravano vere Perchè non importa la strada che fai La gente che incontri e le donne che hai Conta solo il momento in cui riesci a vederti Dentro di lei
OTTO OHM-STRADE INQUIETE

Yes

''The advantage of being intelligent is that one can always play the fool, while the opposite is absolutely impossible ~ Many people see what you seem to be, but only a few feel what you really are ~"


giovedì 8 novembre 2007

Mignolo e Prof


Mignolo: ‘’Hey Prof! Che cosa facciamo stasera?’’
Prof: “Quello che facciamo tutte le sere Mignolo, tentare di conquistare il Mondo!!!”.
Questo si chiedono due topi da laboratorio, protagonisti del cartone animato Usa della Warner Bros “Mignolo e Prof”, a ogni fine puntata dopo aver fallito l’obiettivo della conquista del pianeta

mercoledì 26 settembre 2007

Settembre


E' Settembre..si avvicina già la fine dell'estate..quanti ricordi e emozioni in quest'estate..la + bella...credo...ho fatto esperienze nuove e ho conosciuto persone nuove..persone che mi hanno cambiato e che mi hanno fatto crescere..e che finalmente mi vogliono bene x quello che sono e sto diventando...Ho nuove passioni e nuovi amori...persone che mi accompagnano ogni giorno in questo lungo cammino che noi chiamiamo VITA..un albero che per diventare rigoglioso e forte, deve essere innaffiato, ma ha anche bisogno di sole e vento. A volte le lacrime servono..ma poi sul tuo viso deve risplendere la luce..il sole che illumina ogni tua giornata e la rende speciale, unica, fantastica...ho più fede rispetto a prima..sono consapevole che Qualcuno dall'alto, dal cielo, mi vuole bene, mi dona amore e mi rassicura ogni qualvolta le cose nn vanno x il verso giusto e come vorrei che andassero...solo Lui può farmi superare i più grandi e ostacoli della vita..da solo so di nn farcela..

"È comune dipingere fiori, ma dar loro il profumo è soltanto facoltà di Dio. "

E' x questo che sono felice,e credo di poter capire che nn è solo un passaggio temporaneo della mia vita...è una certezza..una convinzione..il credere in Qualcuno e nn abbandonarlo mai...



lunedì 20 agosto 2007

Notte S.Lorenzo



Giornata Po





Fantastica giornata a Po in compagnia del mitico gruppo:
Spada (Kaka22), Panny, Franci, Mary (la chitarrista), Lore, Rozzi (Ricky), Cane, Fabio (Zanna), Tubo...
Tra canzoni di Ligabue, Guccini e De' Andre e tra un calcio di pallone e l'altro abbiamo passato una giornata diversa dal solito..stesi sul prato sotto il sole...Dimenticandoci che presto l'estate finirà e questi resteranno solo bei ricordi..grazie ragazzi..

mercoledì 1 agosto 2007

Ligabue- Eppure Soffia


E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte

un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario

e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora!!!

venerdì 20 luglio 2007

Vacanze Sardegna




Vacanze Sardegna



Vacanze Sardegna




Sono appena tornato dalla Sardegna..che paradiso.. che paesaggi indimenticali con le sue spiagge e le sue calette.. vedere il mare che varia con le sue sfumature dal verde al turchese..e l'azzurro chiaro che ricorda veramente la piscina... Una vacanza fantastica passata con tanta gente nuova e simpatica.. Mi mancherà questo piccola isola..si..già mi manca
Filippo

lunedì 2 luglio 2007

Storia Maggiolino...VW



IL SUONO
Il suono tipico del Maggiolino.
Quando oggi ne sente parlare, la gente della “Beetle Generation” si drizza e osserva. È stranamente commossa, avverte melanconia, come se ricordasse qualcosa di perduto da tempo.
È un suono tanto inconfondibile quanto i contorni del Maggiolino: ronza, scoppietta e in sottofondo si ode il rasserenante fremito delle ventole, una sensazione questa di euforia che ha segnato la nostra mobilità per decine d’anni e che è stata l’accompagnamento alla nostra indipendenza e alla crescita di prosperità nel corso di quegli anni.
Dalle fine degli anni ’40 all’inizio degli anni ’80, il rumore inconfondibile del Maggiolino ha lasciato il segno nel sottofondo sonoro delle strade tedesche. Anche in altri luoghi, il suo boxer raffreddato ad aria è stato lo strumento principale nel concerto del traffico rumoroso.
Ecco perché la pubblicità Volkswagen, oggi ormai leggendaria, realizzata dall’agenzia Doyle Dane Bernbach (DDB) alla fine degli anni ’60, era intitolata “Ciò che il mondo ama della Germania”. Essa comprendeva una raccolta mista e colorata di foto: Heidelberg, un orologio a cucù, Sauerkraut e Knödel, Goethe, un bassotto, la Lorelei e un Maggiolino.
In verità, il Maggiolino fungeva da ambasciatore della Germania in tutto il mondo, con un suono che non si poteva udire per caso, con una presenza che non si poteva fraintendere e, nel contempo, con un richiamo senza pari. Per decenni, rimase la vettura importata più famosa negli USA. Nel 1967, nell’isola di Nauru nel Sud Pacifico, era all’apice del successo. Qui, il messaggio pubblicitario di “Ciò che il mondo ama della Germania” concludeva sfrontatamente che le vendite Volkswagen erano aumentate del 200 percento: “da uno a tre Maggiolini”.

L’INDOLE
L’umore tipico del Maggiolino.
Sebbene persino i bambini sapessero che il motore del Maggiolino era raffreddato ad aria, verso la metà degli anni ’60, al volgere dell’inverno, Volkswagen fece pubblicare
un messaggio pubblicitario a piena pagina di avvertimento: “Non dimenticate di aggiungere l’antigelo alla vostra Volkswagen”. E non intendevano il motore posteriore boxer. Intendevano il serbatoio del liquido lavavetri, posto nella parte anteriore, sotto la ruota di scorta “Perché sappiamo come raffreddare il motore con l’aria. Perché non sappiamo ancora come lavare il tergicristallo con l’aria”.
Il redattore del testo pubblicitario non chiarì se Wolfsburg stava lavorando su un sistema di lavaggio ad aria, ma ciò non avrebbe sorpreso i contemporanei del Maggiolino. Dopo tutto, a quei tempi, l’arguzia della Casa aveva già da lungo tempo occupato un posto nel detto tedesco: “L’aria non congela. L’aria non bolle”.
Raffreddamento ad acqua nella Volkswagen?
Ai quei tempi, questa idea era tanto inconcepibile quanto lo sarebbe stata una modifica nel design del Maggiolino, considerato da tempo conservatore o, ebbene sì, démodé.
La Volkswagen giocò su una pubblicità progressivamente derisoria e si guadagnò l’approvazione di coloro che amavano il Maggiolino per com’era e per come sarebbe sempre rimasto. “Nel lontano 1948, la sensazione comune fu che dovevamo cambiarlo”, recitava la didascalia posta sotto un’immagine raffigurante un vecchio Maggiolino “Bretzel” del 1965. C’era qualcosa di vero in questa opinione. Ecco perché, sinora, Volkswagen ha modificato o migliorato 5.002 dei 5.008 pezzi del Maggiolino. Solo la sua linea, i suoi contorni tipici sono rimasti gli stessi.
All’inizio degli anni ’60, un altro slogan affermava: “Alcune forme sono difficili da migliorare” e mostrava un uovo sui cui era stata dipinta l’estremità posteriore del Maggiolino. Una quindicina di anni dopo, dopo l’inizio dell’era della Golf, i pubblicitari Volkswagen ripresero il tema efficace dell’uovo in occasione di un “triste” evento. A Emden, nel 1978, quando gli ultimi Maggiolini prodotti in Germania lasciarono la catena di montaggio, lo slogan sotto l’uovo dipinto della pubblicità recitava: “Abbiamo conservato la linea. Sino all’ultimo”. E, con segno virtualmente provocatorio: “E i quasi 20 milioni di acquirenti del Maggiolino nel mondo pensavano che fosse giusto”.

L’ODORE
L’odore tipico del Maggiolino.
Anche l’odore era gradito ai guidatori Volkswagen: inspirare profondamente nel Maggiolino, significa respirare una fragranza di macchina calda, amalgamata con il profumo della moquette “riscaldata”. Pertanto, le rivali del Maggiolino promisero un “riscaldamento inodore”, considerandolo un vantaggio dei propri prodotti, ma ignorando il fatto che era proprio questo soffio di aria calda che accresceva l’aura seducente del Maggiolino. Generato negli scambiatori di calore, emanato dalle aperture del batticalcagno, esso sottolineava la personalità inconfondibile del Maggiolino come un fragrante profumo.
Come solo la Beetle Generation sa ancora, questa normale e unica tiepida ventata era considerata un privilegio all’inizio della storia gloriosa del Maggiolino, come un lusso nei tempi in cui altre automobili non godevano di alcun impianto di riscaldamento. I conducenti di queste ultime dovevano stringersi dietro il volante e indossare guanti e cappotti ben imbottiti. I primi possessori del Maggiolino, invece, necessitavano soltanto di un caldo pullover per le gite invernali.
E andava bene così, perché se si guida il Maggiolino in compagnia, si gode già del contatto caloroso e cordiale con la persona che siede accanto. È vero che il cappello può continuare ad occupare il posto di sempre, grazie all’ampio spazio per la testa, ma è bene consigliare ai fumatori di pipa di nascondere il proprio Dunhill prima di iniziare il viaggio, onde evitare di urtare contro il parabrezza.
La scocca del Maggiolino è da sempre stretta, intima. Ed è così altamente ermetica che servono molta forza e sentimento per chiudere le portiere. L’aria sa di macchina, come la moquette e, talvolta, persino di fumo di tabacco.

LA SENSAZIONE
La sensazione tipica del Maggiolino.
È un immenso senso di sicurezza quello che la vettura offre al suo possessore, e, ovviamente, alla sua prole. I bambini della Beetle Generation erano saldamente fissati nello spazio dedicato alle valigie, dietro il divano posteriore. I suoni rasserenanti del motore boxer e la musica diffusa dall’autoradio li cullavano sino a farli addormentare.
La Beetle Generation è cresciuta con il Maggiolino e dentro il Maggiolino. Con il passare degli anni, il posto occupato dai bambini è stato spostato da sotto il finestrino ovale del modello del ’52, al divano posteriore del modello già più leggero del ’57, dal divano posteriore all’inizio degli anni ’60 al sedile anteriore del passeggero (vietato ai bambini di oggi).
Arrivò poi il momento delle prime lezioni segrete di guida nei boschi, a bordo del Maggiolino 1500 del 1966 e, poco più tardi, le lezioni entusiasmanti con accanto l’istruttore, naturalmente, al volante di un Maggiolino. Infine, giunse l’esame di guida, con l’esaminatore severo, stretto sul divano posteriore.
“Perché ogni anno migliaia di persone imparano a guidare a bordo di una Volkswagen?”: questa era la domanda che si poneva una pubblicità Volkswagen del ’67 per dare subito la seguente risposta: “Perché è così semplice da guidare. Chiedete al vostro istruttore di guida. Il suo esempio ha fatto scuola!”.

LA MANOVRABILITÀ
La manovrabilità tipica del Maggiolino.
La guida di un Maggiolino significa agilità che non è però determinata dalla sua velocità, ma dalla semplicità d’uso.
Tra gli anni ’50 e ’60, la dolcezza della sterzata, dell’uso del pedale e degli ingranaggi, la reazione pronta ai comandi del guidatore erano caratteristiche da non dare sicuramente per scontate come invece lo furono a partire dalla metà degli anni ’70, nell’epoca della Volkswagen Golf. Nel suo tempo, il Maggiolino ha definito lo standard della sua classe, così come fece successivamente la Golf.
Queste qualità hanno particolarmente colpito gli americani, abituati a manipolare ingestibili astronavi. Arthur Railton, giornalista e Membro del Consiglio di Amministrazione della “Volkswagen of America” negli anni ’60, descrisse il tedesco Davide in relazione al Golia americano in questo modo: “Essi hanno zigzagato tra il traffico, di fronte a voi. Si sono scagliati nei parcheggi che volevate occupare. Hanno sfiorato gli altri nella neve e le loro prese d’aria posteriori sembravano sogghignare e ridere davanti all’impotenza altrui”.
Nel novembre 1952, la rivista americana Consumer Reports aveva già indicato l’effetto del Maggiolino: “Se siete stanchi delle vetture tradizionali, Volkswagen è un piacevole cambiamento”. E due anni dopo, Lawrence Brooks, consulente testi della medesima rivista, giudicò con euforia il Maggiolino “…una delle pochissime vetture che… evocano entusiasmo, perché sono divertentissime da guidare…”
Funzionò.
Nel novembre 1955, Leo Donovan si sfregava gli occhi per la meraviglia nel leggere nella rivista americana Popular Mechanics: “… una vettura, piccola e spinta da un motore non molto potente. I concessionari, però, non riescono ad onorare le consegne, le vendite sono incredibili. E il tutto, senza viaggi gratuiti a Parigi … e senza sconti.
Qual è questa vettura tanto incredibile? È la piccola Volkswagen, dalla forma di un maggiolino. I concessionari hanno persino fissato tempi di consegna per l’usato”.

L’IMMAGINE
L’immagine tipica del Maggiolino.
“Nessun’altra automobile ha avuto un tale effetto sociale,” scrisse Arthur Railton in “The Beetle”, il suo inno alla vettura, “è diventata parte del nostro folklore. Ha la sua propria mitologia. Scrivono libri al suo riguardo, escono riviste che la trattano, vengono prodotti film con la sua immagine, quasi come fosse una star in carne ed ossa … Il Maggiolino è stato al centro di centinaia di barzellette e ha rappresentato un simbolo per i caricaturisti … per la ribellione contro le istituzioni”.
Il Maggiolino non era appariscente e pomposo ma andava oltre la pura e semplice praticità. Come nessun altra vettura che l’abbia preceduta o succeduta, il Maggiolino ha certamente dato in prestito il proprio status al proprietario, ammesso che fosse ciò che lui cercasse. Ma sin dall’inizio, il Maggiolino era uno status symbol della mancata appartenenza a una classe sociale, sia materialmente che intellettualmente.
A metà degli anni ’60, lo slogan Volkswagen sottolineava già questa unicità della vettura, chiamata oggi dagli strateghi della pubblicità “USP” (Unique Selling Point, punto unico di vendita): “È impossibile definire il suo guidatore guardando la macchina. Ad esempio, non si può affermare se è fortunato con le donne oppure con la Borsa, o con entrambe; se la proprietaria possiede beni in Svizzera. Se è una delle figure prominenti della politica nazionale. Se legge Platone in lingua greca originale”.
E neanche dieci anni dopo, nel luglio 1971, la rivista automobilistica tedesca auto motor und sport si unisce con la propria analisi: “Mentre quasi tutte le vetture sono suddivise in categorie in funzione della cilindrata del motore, della potenza e del prezzo, il che consente di trarre determinate conclusioni sullo stato sociale del possessore, il Maggiolino ha creato un’immagine di sé che non può essere assolutamente confinata in una classe. Tutti possono accomodarsi al suo interno senza timore di offrire a chi vi è intorno la possibilità di intromettersi nelle proprie vicende personali…”.
Nulla di più vero!
Nel frattempo, il quotidiano Stuttgarter Blatt commise un altro errore affermando quanto segue sul Maggiolino. “Non ci sarà mai e non ci potrà mai essere un anti-Maggiolino veramente originale”, ha riassunto Reinhard Seiffert nel 1969, al termine delle prove condotte sull’automobile. “Nessuno può costruirla, neanche la stessa fabbrica Volkswagen”.
Meno di cinque anni dopo, nel maggio 1974, la gente di Wolfsburg diede prova del contrario. All’improvviso, apparse l’“anti-Maggiolino”, con tutte le qualità del Maggiolino (ma senza i suoi difetti) concepito dalla Beetle Generation, realizzato per la futura Golf Generation.

venerdì 29 giugno 2007

Al volante del Maggiolone

La patente sta arrivando..il 5 luglio..si avvicina..!!!!!!

giovedì 14 giugno 2007

Ho imparato


« .. Ho Imparato .. »

Ho imparato che le cose cambiano, inesorabilmente, continuamente, che il tempo porta con sé tante certezze. Ho imparato che nulla è per sempre. Che i sentimenti, le emozioni, quei battiti di cuore che nel momento in cui li viviamo sembrano eterni, passano. Già, anche loro, e ci lasciano in balia di ricordi. Si, loro sono eterni, vivono in noi e poi basta un nulla, una frase ,un disegno ,un gesto, che ecco che rivivono come mai, più che mai. Sembra quasi di toccarli, sembra quasi sia ieri. Ho imparato che se è amore non si hanno dubbi. Lo sentiamo, lo seguiamo. Ovunque ci porterà, qualunque cosa ci riservi, senza esitare, senza dubbi, incoscientemente, follemente, anche se ci faremo male cadendo. E non c'è nulla di più bello. E' meglio aver amato e perso che non aver amato affatto. Ho imparato che non c'è nulla di più bello che amare, svegliarsi al mattino ed avere una ragione, una ragione per vivere, sorridere, gioire, camminare, muoversi. Guardarla e vedere in lei tutto il mondo, guardarla e volare, sempre più in alto, sempre più. Nulla di più bello di quel cuore che sembra scoppiare in petto solo a nominarla, nulla di più bello che avere sempre e solo lei dentro di te. Vivere per lei, di ogni suo piccolo gesto, di ogni sua attenzione. Basta che lei ti sorrida, ecco che ogni problema sparisce, svanisce nel nulla, perchè è lei accanto a te e non c'è nessun altro posto in cui vorresti essere. "Non pensi sempre a lei? Non vedi l'ora che ti telefoni? Non ti batte forte il cuore quando la vedi?" Si ,mi sa che mi sono proprio innamorato! Ho capito che vale sempre la pena rischiare, perchè per quanto possa durare poco, per quanto possa essere effimero l'amore o ciò che crediamo lo sia, ci donerà la vita. Ci donerà momenti magici che ci terranno compagnia quando il nostro cuore sembrerà non più capace di battere. Ho capito che ci sono persone che entrano nella nostra vita, la sfiorano per poi andare via, ma poi ci sono persone che saranno lì per sempre. Ho imparato che coloro che amiamo e che ci amano più di ogni altra cosa possono ferirci, farci involontariamente del male ma ciò che conta è che loro sono accanto a te, e che con un loro sorriso anche il tuo mondo sembra sorridere. Ho imparato a perdonare perchè, per quanto possano avermi fatto del male, ferito, è grazie a loro che sono così ed è accanto a loro che voglio continuare ad esserlo. Ho imparato che le storie finiscono, le persone si allontanano, i loro cuori si allontanano, inesorabilmente e non potranno incontrarsi più, non allo stesso modo. Sono ormai troppo distanti per battere nuovamente all'unisono. Ho imparato che nella vita ci saranno sempre persone che godranno delle tue sconfitte e rideranno dei tuoi sbagli, che ti criticheranno, giudicheranno ma tu non dargli peso. Non lasciarti prendere dalla rabbia e del rancore e guardandoli sfoggia uno dei tuoi sorrisi più belli. La cattiveria non va mai ripagata con cattiveria. E perdona quelle persone, devono essere davvero disperati per fare tutto ciò. Ho imparato che ci saranno sempre persone che tenteranno di farti del male ma, ahimé, così è la vita. Tu non odiarle, sono proprio loro a renderti forte, sempre più. Ho capito che, però, ci sono anche persone nate per dare luce alla tua esistenza, persone che ogni giorno con tanti piccoli gesti rendono la tua vita tale, un sogno. Ho capito che la sofferenza lascia ferite profonde, ti solcano dentro, l'anima. Il tempo passa ma le ferite non si rimarginano, non posso. Ti hanno cambiata e ormai fanno parte di te. Ho imparato che se scopriamo qualcosa che ci scombussola vale sempre andare fino in fondo, meglio una vita di rimorsi che di rimpianti. Ho imparato che la vita riesce sempre a stupirti, non appena credi di essere in un vicolo cieco ecco che si apre un'altra uscita e non sei più la stessa. Che l'amore ti bussa alla porta sempre quando meno te l'aspetti, che ti travolge, ti fa muovere, ti fa sognare. Ho imparato che la realtà supera 1000 volte la fantasia, che mentre sogni qualcosa ti ritrovi a rivivere il sogno, certo può trasformarsi in un incubo ma il rischio fa parte del gioco, ne vale sempre la pena. "Non arrenderti mai perché proprio quando pensi che tutto sia finito è l momento in cui tutto ha inizio". Ho imparato che nulla è per sempre, certo ma ci sono cose che non si posso cancellare, che non possono cambiare, come l'amore verso coloro che danno un senso alla nostra vita, coloro che la illuminano giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. Ho imparato che la vita a volte è ingiusta, che ci fa spesso incontrare persone sbagliate, persone che ci feriscono, che ci usano, ci illudono. Ma sono proprio queste persone a cambiarci. Ho imparato che è normale avere paura. "Senza la paura di lasciarci andare non ci sentiremo così liberi dopo." Ma basta respirare, profondamente e vedrai che già tutto andrà meglio. Ho imparato che i sogni sono il respiro della vita, un uomo muore quando i suoi sogni svaniscono. Non si deve mai smettere di sognare, non c' è nulla di più bello. Ho imparato che la vita non è mai giusta, che spesso le persone ci fanno del male, gli avvenimenti ci feriscono ma non bisogna mia arrendersi. "Sii sempre come l' onda del mare che pur sbattendo contro gli scogli trova sempre la forza di ricominciare..." Ho imparato che ci sono tanti bei visini ma persone che ti emozionano e sono in grado di amarti veramente sono davvero poche. E poi ho imparato che a volte il cuore può "smettere" di battere ma presto troverai qualcuno capace di "riattivarlo". Forse è lì dietro di te o forse viene da lontano, ma quella persona che ti farà nuovamente sognare arriverà presto, basta aspettarla. E, se sarà lei, il cuore batterà, stanne certo.

venerdì 18 maggio 2007

"Posso scrivere i versi più tristi stanotte" di P.Neruda


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Posso scrivere i versi più tristi questa notte

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".

E il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.

Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.

D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.

E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.

Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

lunedì 14 maggio 2007

Premiazioni 2007


Esportiamo violini, eccelliamo in agricoltura, siamo invidiati per Duomo e Torrazzo. Ma non siamo secondi a nessuno per lo sport. Ed i risultati lo dimostrano. E ieri mattina nella sala consulta del Comune è stato consegnato, per la terza volta consecutiva, il premio all’atleta cremonese nel mondo che si riferisce ovviamente al 2006. L’oscar è andato ad un giovane, cioè Andrea Ongari, campione del mondo di motonautica- Osy 400 per il 2006. Ongari ha ‘solo’ 17 anni, è pilota della Motonautica Associazione Piacenza, ed ha un ‘palmares’ prodigioso. Infatti nel 2000, a soli 11 anni, ha partecipato ed ha vinto la qualificazione italiana ai campionati mondiali di motonautica della categoria Future a Casale Monferrato, poi a quelli mondiali in Germania arrivando sesto. Nel 2005, aveva 15 anni, ha vinto il campionato italiano di motonautica. E di lui sentiremo parlare in futuro. Ha bissato il successo dello scorso anno, ricevendo la targa speciale, Fabio Vasini, vice campione del mondo di motonautica F.1000 International. Giovane, simpatico, modesto, Vasini è anche un bravo e stimato vigile urbano (figlio d’arte, vigile è pure il padre Maurizio) ed aspetta di essere confermato nell’incarico. Questa è una medaglia che davvero si merita. Altre targhe speciali ad un tris di giovani leoni delle bocce, sport che da noi va fortissimo (Germana Cantarini è stata la prima ‘atleta cremonese nel mondo’ nel 2004). Sono Antonio C., Antonio M. e Filippo S., tutti e tre campioni italiani juniores bocce-Terna 2006. Infine una simpatica novità: il ‘premio riconoscenza sportiva’ che è stato assegnato a Roberto Lazzarini, assistente arbitrale Aia. In un mondo nel quale gli arbitri, ed i giudici sportivi sono, bersagliati da critiche e perseguitati da inchieste, aver messo sul podio un arbitro della sezione cremonese Aia che dalle gare provinciali è stato promosso, sempre nel ruolo di assistente arbitrale, nell’Organismo tecnico di serie C ed impiegato in gare di C2 e C1, è davvero significativo. Insomma una bella cerimonia di sport e di simpatia con il sindaco Gian Carlo Corada ed il vice Luigi Baldani a fare gli onori di casa, affiancati dal direttore generale Vincenzo Filippini e da Tiziano Zini in qualità di perfetto cerimoniere. Non è ovviamente mancato il presidente del Coni, Rodolgo Verga, partner del Comune nelle ‘nomination’. Saluti ed auguri dall’assessore provinciale Giovanni Biondi e dal presidente Giuseppe Torchio.

venerdì 4 maggio 2007

NON ALZARTI...


Non alzarti un giorno senza sapere che fare.
Non alzarti un giorno fingendo di essere quel che non sei.
Non alzarti un giorno con la paure delle cose che devi fare, e dei sogni che vorresti seguire.
Non alzarti un giorno senza ascoltare dentro anche quello che ti dà cruccio.
Non alzarti un giorno senza pensare che c'è qualcosa che tu puoi fare per qualcun altro.
Non alzarti un giorno giudicando gli altri intorno a te, invece di capirli. Forse la felicità altrui è differente dalla tua.
Non alzarti un giorno senza ringraziare per viverne un altro ancora.

La maggior parte degli uomini è proprio così: pronta a giudicare il prossimo senza sapere bene quanto dolore e quanta sofferenza alberghino in uno straniero.

Quello che non è nato non può neanche crescere. Se non sogni mai, non potrai neanche fare in modo che i tuoi sogni si realizzino. Se tu pensi che sia impossibile fare qualcosa, lo sarà veramente. Se ti metti a biasimare gli altri per la tua vita, non vivrai mai l'esistenza che desideri avere. Se non riconosci umilmente di avere commesso degli sbagli, rifarai quell'errore di nuovo.
Finchè vedrai un problema come un problema, appunto, e non come un'opportunità, tale resterà per te. Se non percorrerai quel metro in più, non riuscirai a vedere che le cose stanno aspettando di trasformare la tua esistenza in un inno alla gioia. Cio che sei, che puoi essere, dipende dal modo in cui guardi la vita.
Prima o poi vincerai, se lo desideri con tutto il cuore. Le cose buone non vengono gratis, bisogna lavorare sodo per attirarle a sè.

Ogni giorno ammaestro me stesso a non aspettarmi nulla dall'esistenza e a essere invece grato per tutte le meraviglie che la vita stessa mi ha sempre riservato.
Essa mi ha fatto vedere ancora una volta qualcosa di stupendo., che è più diquanto mi fossi mai aspettato, un tesoro mai chiesto.

martedì 1 maggio 2007

Cosa cerchi sognatore?


Una mia poesia...dedicata a me sognatore..di vita e di speranza
"Cosa cerchi sognatore ?
"

Inciampo nel solito gradino,
di quella scala,
nata dal miracolo di un sogno
nella notte di un pensiero vestito di nero
e puntellato di stelle dalla luce brillante.
Cosa cerchi sognatore ?
E' la domanda che riecheggia
ad ogni caduta sul freddo selciato della vita,
schiacciato dal peso di quella lacrima,
salata dai granelli di una clessidra
che non mi appartiene.
E' la solita storia,
di un uomo che cerca
ma che non trova.
Di un uomo che sperimenta l'opposto
per imparare i sapori di vite contrapposte.
Mescolanza di sale e miele,
per svuotare il mio mare con un secchio.
Un mare d'odio, per trovare l'amore
un mare di illusioni, per trovare la speranza
un mare di lacrime per trovare un sorriso.
Cosa cerchi sognatore ?
Cerco me stesso,
per trovare D’ io ...

lunedì 23 aprile 2007

Preso male...

salve gente..

gg sono preso male..allora va beh ho deciso d scrivere un po'..

cavoli sto passando un periodo tr confuso..tr sbalzi d'umore..xsn ke credevo vicine s sn allontanate tantissimo..e soprattutto i legami cn una xsn nn riesco a capire se s stanno rafforzando, se è solo una mia illusione..

sperare ke tt qst tempo abbia cambiato le cose..e invece accorgersi ke tt è come prima..o addirittura ke tt ormai è troppo diverso..e forse niente m riporterà la xsn ke conoscevo e tutte le belle giornate passate assieme..tt quei momenti ke cn lei erano magici..in cui riusciva a rendermi felice solo standomi accanto..

forse è anke la xsn cn cui ho sbagliato di +..ma è la xsn a cui sn + legata..ci tengo troppo nn riesco a lasciarla andare..e nn riesco a dimostrarle niente..nn riesco nemmeno a capire se insisto x niente..m sto accorgendo ke forse ha altro x la testa..e nn riesco a mandare giù tutto questo..x dei miei sbagli oltretutto!!!

beh..scusate x lo sfogo..è un momento un po' triste..

e....se solo tu ti decidessi...e fossi qui a render + belle qst giornate.....

baci vado a studiare ke forse m conviene..

domenica 8 aprile 2007

E' la mia vita, qualcuno sa dirmi perchè?

Pensieri...
E' la mia vita che racconto stasera
che vola in questa giornata di primavera

Questo sentimento che nasce in me
seguendo i tempi del sole,
mentre muore ogni santa notte

nei tempi che solo la luna sa darsi...

Cosa mai sia una sensazione se non vissuta?
saranno certi soli pochi e piccoli pensieri,
belli ma mai provati nel cuore...

E' comunque la mia vita Si...


e sebbene una vita più pacata e piena,
forse si possa ancora pretendere,
sono consapevole che sia tutto ciò che ora ho,
momento ideale credo,
nel cominciare a chiudere alcuni conti.

Si realizzano sogni,

e crollano miti in ogni secondo
in tanti episodi in cui i nostri respiri...
si fanno strada....

E' la mia vita però

e non la ripudio..
ne nego di aver mai potuto modificarla,
avendone avuto possibilità....

E' quanto sapevo di poter attingere
e non aver potuto o voluto fare

che mi porta a recidere una favola,
questa la mia,
che di bello ha i rintocchi della notte
melodie che raccolgo solo nella mia gracile ma ricca esistenza...

Non basterebbero tutte le parole del mondo,
per colmare un angoscia che non tarderà mai a finire...

eppure è la mia vita,

ripetuti pensieri che rasentano un cuore grande
come pochi ho conosciuto....
e che ho inconsapevolmente saputo apprezzare..

E' la mia voce
che si innalza al cielo blu di questo mondo..

Capisco solo adesso di aver donato pensieri dolci
a questa realtà cocciuta e solitaria...

una vita che mi ha fatto conoscere amore e odio
sorrisi e pianti
ha portato gioie e delusioni alla mia esistenza.

ma è stata e sarà pur sempre
la mia Vita....


lunedì 2 aprile 2007

LE PERSONE VENGONO NELLA TUA VITA PER UNA RAGIONE

Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita. Quando saprai perchè, saprai cosa fare con quella persona. Quando qualcuno è nella tua vita per una RAGIONE, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
Sono persone venute per assisterti attraverso una difficoltà , per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.

Possono sembrare come un dono del cielo e lo sono. Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano. Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine. Qualche volta loro muoiono. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato,il loro lavoro è finito. La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti. Alcune persone vengono nella nostra vita per una STAGIONE, perchè è arrivato il tuo momento di condividere,crescere e imparare. Loro ti portano un esperienza di pace o ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Di solito ti danno un incredibile quantità di gioia. Credici, è vero. Ma solo per una stagione! Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano lezioni che durano TUTTA LA VITA, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita. Si dice che l'amore è cieco ma l'amicizia è chiaroveggente. Grazie per essere una parte della mia vita, che sia per una ragione, una stagione o tutta la vita.

domenica 18 marzo 2007

Sei il mio unico pensiero




Ti sembrerà strano, pare strano anche a me...

di solito a quest'ora sono già nel mondo dei sogni...

forse tu lo sarai già...ma io no, non ci riesco

continuo a pensare a quello che ci siamo detti stasera

continuo a pensare a te!

in un attimo mi sono passati davanti quest'anni passati con te, come un lampo, tutti nello stesso momento

ero li nel mio letto cercavo di addormentarmi...e invece guardavo il soffitto bianco e stavo sveglio a pensare...

come eravamo piccoli...sulla stradina dietro Sansi...da soli pensando di essere grandi...e invece eravamo cosi piccini...convinti di avere

il controllo del mondo...parlavamo ridevamo e poi un bacio...me lo ricordo ancora!!! e credo che lo ricorderò per sempre...

Dopo quel bacio sono cambiate molte cose...sono cambiato io...

E' iniziato tutto per gioco...eravamo troppo piccoli per sapere il vero significato di un bacio...e adesso è passato tanto tempo...

Non pensavo che da un bacio potesse nascere un amore così forte...molte volte ho paura che come dal nulla possa nascere un amore, dal nulla possa anche finire...e lo sai benissimo...ho paura di non rivedere più quegli occhi marroni...che rispecchiano perfettamente la persona che sei...una persona vera, capace sempre di strapparmi un sorriso, capace di emozionarmi e commuovermi come stasera...quegli occhi che guardano solo me, che mi hanno sempre rispettato, che mi hanno sempre cercato, che mi sono sempre stati vicino. che sanno commuoversi, che mi hanno insegnato a volermi bene, che mi fanno emozionare, che so che ci sono tutte le volte che ho bisogno...

Uno dei motivi per cui ti amo di più è proprio il fatto che siamo molto diversi amore...ma nello stesso tempo cosi vicini cosi uguali...

ed è proprio questo tuo essere diverso che ti rende fantastica...

Scusa per questi mesi, scusa se io dubitavo di cose che facevano parte solo della mia fantasia...

ma credo che quando quello che si prova è UN AMORE VERO ANCHE I PICCOLI DUBBI DIVENTANO PAURE ATROCI...

NON CAMBIARE MAI e scusa se penso che tu a volte non mi sei abbastanza vicina...

Un bacio