venerdì 18 maggio 2007

"Posso scrivere i versi più tristi stanotte" di P.Neruda


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Posso scrivere i versi più tristi questa notte

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".

E il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.

Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.

D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.

E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.

Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

lunedì 14 maggio 2007

Premiazioni 2007


Esportiamo violini, eccelliamo in agricoltura, siamo invidiati per Duomo e Torrazzo. Ma non siamo secondi a nessuno per lo sport. Ed i risultati lo dimostrano. E ieri mattina nella sala consulta del Comune è stato consegnato, per la terza volta consecutiva, il premio all’atleta cremonese nel mondo che si riferisce ovviamente al 2006. L’oscar è andato ad un giovane, cioè Andrea Ongari, campione del mondo di motonautica- Osy 400 per il 2006. Ongari ha ‘solo’ 17 anni, è pilota della Motonautica Associazione Piacenza, ed ha un ‘palmares’ prodigioso. Infatti nel 2000, a soli 11 anni, ha partecipato ed ha vinto la qualificazione italiana ai campionati mondiali di motonautica della categoria Future a Casale Monferrato, poi a quelli mondiali in Germania arrivando sesto. Nel 2005, aveva 15 anni, ha vinto il campionato italiano di motonautica. E di lui sentiremo parlare in futuro. Ha bissato il successo dello scorso anno, ricevendo la targa speciale, Fabio Vasini, vice campione del mondo di motonautica F.1000 International. Giovane, simpatico, modesto, Vasini è anche un bravo e stimato vigile urbano (figlio d’arte, vigile è pure il padre Maurizio) ed aspetta di essere confermato nell’incarico. Questa è una medaglia che davvero si merita. Altre targhe speciali ad un tris di giovani leoni delle bocce, sport che da noi va fortissimo (Germana Cantarini è stata la prima ‘atleta cremonese nel mondo’ nel 2004). Sono Antonio C., Antonio M. e Filippo S., tutti e tre campioni italiani juniores bocce-Terna 2006. Infine una simpatica novità: il ‘premio riconoscenza sportiva’ che è stato assegnato a Roberto Lazzarini, assistente arbitrale Aia. In un mondo nel quale gli arbitri, ed i giudici sportivi sono, bersagliati da critiche e perseguitati da inchieste, aver messo sul podio un arbitro della sezione cremonese Aia che dalle gare provinciali è stato promosso, sempre nel ruolo di assistente arbitrale, nell’Organismo tecnico di serie C ed impiegato in gare di C2 e C1, è davvero significativo. Insomma una bella cerimonia di sport e di simpatia con il sindaco Gian Carlo Corada ed il vice Luigi Baldani a fare gli onori di casa, affiancati dal direttore generale Vincenzo Filippini e da Tiziano Zini in qualità di perfetto cerimoniere. Non è ovviamente mancato il presidente del Coni, Rodolgo Verga, partner del Comune nelle ‘nomination’. Saluti ed auguri dall’assessore provinciale Giovanni Biondi e dal presidente Giuseppe Torchio.

venerdì 4 maggio 2007

NON ALZARTI...


Non alzarti un giorno senza sapere che fare.
Non alzarti un giorno fingendo di essere quel che non sei.
Non alzarti un giorno con la paure delle cose che devi fare, e dei sogni che vorresti seguire.
Non alzarti un giorno senza ascoltare dentro anche quello che ti dà cruccio.
Non alzarti un giorno senza pensare che c'è qualcosa che tu puoi fare per qualcun altro.
Non alzarti un giorno giudicando gli altri intorno a te, invece di capirli. Forse la felicità altrui è differente dalla tua.
Non alzarti un giorno senza ringraziare per viverne un altro ancora.

La maggior parte degli uomini è proprio così: pronta a giudicare il prossimo senza sapere bene quanto dolore e quanta sofferenza alberghino in uno straniero.

Quello che non è nato non può neanche crescere. Se non sogni mai, non potrai neanche fare in modo che i tuoi sogni si realizzino. Se tu pensi che sia impossibile fare qualcosa, lo sarà veramente. Se ti metti a biasimare gli altri per la tua vita, non vivrai mai l'esistenza che desideri avere. Se non riconosci umilmente di avere commesso degli sbagli, rifarai quell'errore di nuovo.
Finchè vedrai un problema come un problema, appunto, e non come un'opportunità, tale resterà per te. Se non percorrerai quel metro in più, non riuscirai a vedere che le cose stanno aspettando di trasformare la tua esistenza in un inno alla gioia. Cio che sei, che puoi essere, dipende dal modo in cui guardi la vita.
Prima o poi vincerai, se lo desideri con tutto il cuore. Le cose buone non vengono gratis, bisogna lavorare sodo per attirarle a sè.

Ogni giorno ammaestro me stesso a non aspettarmi nulla dall'esistenza e a essere invece grato per tutte le meraviglie che la vita stessa mi ha sempre riservato.
Essa mi ha fatto vedere ancora una volta qualcosa di stupendo., che è più diquanto mi fossi mai aspettato, un tesoro mai chiesto.

martedì 1 maggio 2007

Cosa cerchi sognatore?


Una mia poesia...dedicata a me sognatore..di vita e di speranza
"Cosa cerchi sognatore ?
"

Inciampo nel solito gradino,
di quella scala,
nata dal miracolo di un sogno
nella notte di un pensiero vestito di nero
e puntellato di stelle dalla luce brillante.
Cosa cerchi sognatore ?
E' la domanda che riecheggia
ad ogni caduta sul freddo selciato della vita,
schiacciato dal peso di quella lacrima,
salata dai granelli di una clessidra
che non mi appartiene.
E' la solita storia,
di un uomo che cerca
ma che non trova.
Di un uomo che sperimenta l'opposto
per imparare i sapori di vite contrapposte.
Mescolanza di sale e miele,
per svuotare il mio mare con un secchio.
Un mare d'odio, per trovare l'amore
un mare di illusioni, per trovare la speranza
un mare di lacrime per trovare un sorriso.
Cosa cerchi sognatore ?
Cerco me stesso,
per trovare D’ io ...