Ma vi rendete conto di quante cose crediamo di fare in tutta solitudine e originalita', e invece, nel mondo, siamo...dico siamo un noi...
...ma in fin dei conti, come dice il Piccolo Principe:
"Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomiglio, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, e anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa."
Brutta bestia, eh, il piccolo principe? Ha sempre una frase precisa per tutto... ha in se' la risposta di ogni nostro problema. Bisognerebbe sempre tenersene vicina una copia per risolvere ogni dubbio, per crescere, per tranquillizzarsi. Insomma... frase numero due della serata:
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, cosi', per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: "Si, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo."
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